Forum Economia e Gestione delle Imprese

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Ai fini dell'aggiudicazione dei 2 punti per i frequentanti è necessario che gli studenti commentino almeno 6 Topic sui 10 proposti nel corso dell'anno. Tali contributi dovranno essere postati almeno il giorno prima della lezione nella quale ci sarà il confronto in aula. 

Assegnazione punteggi

Al seguente link è possibile scaricare il file con l'assegnazione dei punteggi di frequenza al forum

punteggi

NOME COGNOME E MATRICOLA PARTECIPANTI

Commentare questo Topic inserento NOME COGNOME e MATRICOLA per l'assegnazione dei 2 punti all'esame

Napoli follia e la gestione finanziaria

Nel luglio del 2010, dopo mesi di lavoro e discussioni, quattro amici, Angelo, Alessandro, Dario ed Enrico, decidono di costituire una nuova società, Napolifollia S.r.l.

L'impresa produce e commercializza nelle bancarelle della città partenope un prodotto molto semplice, una t-shirt, personalizzata con una moltitudine di slogan, proverbi, frasi tipiche della cultura napoletana. Le magliette possono essere considerate dal turista straniero e italiano come souvenir, ma anche come un nuovo modo della città di Napoli nel presentarsi al mondo.

Nei sei mesi del primo anno di attività i soci conferiscono 80.000 euro, acquistano i macchinari, affittano degli spazi per la produzione, comprano, lavorano e vendono 40.000 magliette ottenendo un utile di oltre 120.000 euro. Tuttavia la liquidità a fine anno è inferiore a 6.000 euro.

Come mai è così scarsa pur essendo in utile? Cosa avrebbero potuto fare per non ritrovarsi in una situazione di tali ristrettezze a fine anno?

Nelle pagine del materiale didattico sono esposte le slide del caso, nel link di seguito uno schema dei conti da esso ricavabili.

Schema dei conti 2010 di Napoli Follia

network marketing

 

 

Il network marketing può essere definito come:

"forma di vendita diretta fondata sulla relazione interpersonale, in cui i beni ed i servizi vengono distribuiti direttamente ai consumatori attraverso una rete di distribuzione creata da distributori indipendenti" .

Negli ultimi anni questo modello si sta diffondendo molto celermente, nonostante le varie incomprensioni e i diversi "falsi miti" che gravano su di esso (il frequente paragone con le imprese piramidali illegali, la superstizione su immense opportunità di guadagno o di una trasformazione dello stile di vita).

Nonostante queste opinioni abbastanza diffuse il network marketing si sta facendo strada velocemente nei mercati di tutto il mondo, poiché sembra soddisfare le esigenze  distributive di nuove imprese permettendo loro una riduzione dei costi commerciali rispetto ai canali tradizionali; valore sottratto ai distributori a valle, in questo caso gli "imprenditori" che collaborano nella rete, cui vengono corrisposte remunerazioni inferiori rispetto ai canali tradizionali (grossisti, commercianti, agenti o GDO).

Non si tratta solo di un sistema di vendita, ma anche di un sistema di marketing. La sua espansione è dovuta anche alla recente crisi economica che sta portando disoccupazione e contraendo la remunerazione del lavoro ed alle opportunità di fare marketing con internet e i social network.

Di seguito alcuni video promozionali herbalife:

http://www.youtube.com/watch?v=GbLimqCnBCo

http://www.youtube.com/watch?v=rY4M_BqEli4&feature=related

o LR:

http://www.youtube.com/watch?v=lBxLlnYEjqc

Come considerate l'opportunità imprenditoriale offerta dalle reti di network marketing come ad esempio herbalife?

Come mai, secondo voi, le aziende possono permerttersi di offrire a questo canale condizioni inferiori rispetto a quelle offerte agli operatori di canali tradizionali?

Better Place e i processi di innovazione

Il caso Better Place mostra come un imprenditore, attraverso la propria iniziativa individuale (e perseguendo obiettivi di redditività degli investimenti suoi e dei soci suoi finanziatori), possa ambire a influenzare il complesso e consolidato sistema di mobilità individuale basato sugli idrocarburi, introducendo sul mercato un nuovo modello di mobilità, economicamente e funzionalmente competitivo agli occhi del consumatore e maggiormente stenibile per la collettività e l’ambiente.

Il modello di business pensato da Agassi è estremamente complesso:

- coinvolge un numero elevato di partner tecnologici e produttivi (modello organizzativo a rete),

- prevede contratti di concessione con le amministrazioni locali in cui viene implementato il servizio, che investono perché condividono il fine collettivo dell’ecosostenibilità,

- si concretizza su un modello di servizio per il cliente assimilabile a quanto avviene per la telefonia mobile (il cliente si aggancia ai ripetitori ovunque si trovi sul territorio cui è garantita copertura e paga un canone mensile in base all’utilizzo, in questo caso km/anno),

- tecnologie di frontiera o rivoluzionarie non ne vengono richieste per l’implementazione del sistema. La tecnologia esistente è già sufficientemente avanzata. Ciò che in questa idea di business è veramente innovativo è la ricetta con la quale tutti questi elementi vengono messi a sistema e organizzati.

Dato il complesso modello di business alla base di questo sistema di mobilità, su quali variabili, secondo voi, si giocherà il successo futuro e la concreta realizzabilità dei progetti attualmente in fase di avvio?

Quali esogeni? (Fatti macroeconomici su cui Better Place non può far nulla, e deve semplicemente constatare)

Quali sotto il controllo di Better Place?

Quali quelli sui quali Better Place può esercitare influenza?

 

Il sito Better Place

http://www.betterplace.com/

L'intervista ad Agassi

http://www.youtube.com/watch?v=eWjlOFK2c3U

Crisi e ridimensionamento

In caso di ridimensionamento del personale, le aziende devono agevolare il processo di licenziamento con le seguenti strategie:

1 – Aumentare la comunicazione, per far si che i dipendenti sappiano in anticipo cosa accadrà loro e non fomentino voci di corridoio non corrette.

2 – Fornire assistenza ai lavoratori licenziati, perché superino il trauma e si reinseriscano presto nel mondo del lavoro (oltre a dare un segnale forte a chi resta).

3 – Aiutare i “sopravvissuti”  a prosperare, affinchè non cadano in sensi di colpa o atteggiamenti cinici o perdano la fiducia nel management.

Nel video di cui al seguente link (dal film volevo solo dormirle addosso) Pressi, della UO personale di una grande ditta francese, chiede ad un collega qualche suggerimento su come centrare l’obiettivo richiesto dalla direzione, di licenziare 25 persone senza clamore o danni di immagine per l’azienda.

Il collega, con un linguaggio colorito e un accento marcatamente lombardo, offre a Pressi il suo punto di vista.

Quali suggerimenti da? Quali darebbe ma non sono coerenti con la cultura aziendale? Quali dareste voi?

http://www.youtube.com/watch?v=ncf8b5P8cdA

il trailer del film

http://www.youtube.com/watch?v=trYrskfTuHA

Business Planning

Nel corso della lezione di venerdì avete avuto modo di comprendere le possibilità che offre il web per la nuova imprenditorialità.

In particolare sono stati presentati 5 modelli di business che sono stati desunti attraverso l'osservazione delle modalità con le quali questi imprenditori hanno impostato il proprio business.

Alcuni di questi modelli di business poterbbero essere applicati da chi dispone di pochi capitali ma possiede una passione, una conoscenza o un interesse e che nella rete può trovare una community dimensionalmente capace da sostenerne i costi di gestione e mantenimento.

A tal proposito si può fare riferimento ai contenuti del convegno pubblicizzato in home page previsto per il 19 aprile a Ferrara. Gli interventi dei relatori, e il dibattito che a seguire prenderà vita, gira intorno alle parole "Stay Hungry. Stay Foolish." che Steve Jobs pronuncia ai laureandi il giorno di commemorazione del 114 anniversario della Stanford University. 
In queste semplici parole è contenuto quello che significa “impresa”, nel suo senso originario, quello del codice civile italiano, quello in cui l’impresa è un’azione, un agire che l’imprenditore esercita. Un agire che spesso permette a chi esercita l’impresa di seguire ciò per cui ha passione, ciò che realmente vuole, alle leggi del mercato, per esprimere il proprio potenziale.
Dal discorso di Steve Jobs possono essere estratte queste parole e dalle quali trarranno spunto i relatori nel loro intervento:
“Your time is limited, so don't waste it living someone else's life. Don't be trapped by dogma — which is living with the results of other people's thinking. Don't let the noise of others' opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary.

 

I modelli di business nel web 2.0

http://www.socialware.it/web-20/web-20-e-modelli-di-business-le-chiavi-per-il-successo-di-unidea

Il discorso di Steve Jobs

http://www.youtube.com/watch?v=oObxNDYyZPs

 

Questa settimana è richiesto di presentare una propria idea di impresa (basata su internet oppure anche più tradizionale) definendone le linee principali

- quali sono i servizi/prodotti

- come facciamo a produrli

- chi li acquista e che bisogni soddisfano

- chi sono i fornitori, i concorrenti e gli altri soggetti attivi nella filiera del nostro business

Caso porsche - volkswagen

Nel 2008, Porsche era un piccolo produttore di auto sportive e di SUV di alta gamma, che vendeva meno di 100.000 vetture;
Volkswagen invece era il terzo gruppo automobilistico mondiale e, attraverso una pluralità di marchi (Audi, Skoda, Seat e altri), vendeva circa 6 milioni di vetture.
Fatturati: Porsche arrivava a 7,4 miliardi di euro, contro i 113,8 del gruppo Volkswagen.

 

Come sarebbe stato possibile che Porsche conquistasse una preda così grossa?
Quale è stata la strategia di Wiedeking e cosa è andato storto?
Come è finita la vicenda Porsche-Volkswagen? Sono oggi società indipendenti?
Cercate delle risposte anche sulla base dei numerosi articoli che sul web hanno parlato della vicenda.

 

The Crisis of Credit e la corporate governance

Il video "The Crisis of Credit" tenta di spiegare, in una modalità accessibile anche ai non esperti di finanza, che cosa sia successo nel 2008, quando è esplosa  la grande crisi finanziaria dei "subprime", i cui effetti sono ancora più che evidenti.

Dal video è possibile osservare il funzionamento della filiera dei prodotti finanziari chiamati CDO e di come inizialmente il settore creava valore per tutti i soggetti attivi nella filiera:

- le famiglie

- i broker che vendono il prodotto Mutuo

- i prestatori di danaro (lender)

- le banche d'affari

- gli investitori

Ad un certo punto il sistema ha smesso di funzionare ed è esploso in maniera fragorosa, nel video infatti questa esplosione è rappresentata attraverso la metafora della bomba. Il sistema è esploso in un preciso momento, quando uno degli operatori di cui sopra ha cominciato a tradire il mandato di agenzia che gli era stato commissionato, smettendo pertanto di fare gli interessi del mandante per perseguire i propri. 

Individuate l'attore in questione tra quelli dell'elenco sopra. Spiegate in che modo il processo di governance di settore non ha funzionato e quali azioni in conflitto di interesse tale attore ha compiuto. E' l'unico responsabile?

E' possibile vedere il video a questo link

http://www.youtube.com/watch?v=bx_LWm6_6tA

Caso nokia

In una piovosa sera di novembre del 2009 Olli-Pekka Kallasvuo, CEO di Nokia, sembrava perplesso. Quella richiesta della figlia di poter avere in regalo per il suo compleanno un iPhone lo aveva fatto pensare.

Nokia era dal 1998 leader incontrastata nel settore dei cellulari e la sua redditività si era sempre mantenuta al di sopra di quella media dei concorrenti, ma adesso qualcosa stava cambiando.

Da un lato l'esplosione della domanda di smartphones aveva parzialmente modificato lo scenario competitivo, aprendo spazi di mercato a concorrenti estremamente innovativi come Apple (con iPhone) e Research in Motion (con BlackBerry). Se prima lo scontro competitivo si basava sulle caratteristiche fisiche del prodotto, adesso era sempre più importante il sistema operativo, che doveva essere in grado di supportare contenuti e applicazioni avanzati.

Dall'altro lato alcuni concorrenti low-cost asiatici, come Mediatek e Huawei, avevano attaccato Nokia sul segmento dei telefoni di fascia bassa venduti nei paesi emergenti (nei quali Nokia era da sempre leader), innescando pericolose guerre di prezzo.

Da mesi ormai in azienda si discuteva dell'efficacia del sistema operativo utilizzato (Symbian), di una generazione precedente rispetto a quelli sviluppati da Apple e Research in Motion, e che non sembrava adatto a supportare numerose applicazioni in circolazione. Inoltre la gamma di smartphones Nokia sul mercato non poteva ancora competere con quella dei concorrenti più innovativi, e l'azienda finlandese si dimostrava indietro anche sulla tecnologia touchscreen.

 

E' possibile scaricare le slide del caso da questo link

 

Tracciare l'analisi SWOT di NOKIA rispetto al suo ambiente competitivo

Punti di forza

Punti di debolezza

Opportunità

Minacce

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