Ri-strutturare, Ri-posizionare, Ri-pensare l'organizzazione
Organizzarsi in modo efficiente ed efficace è una abilità fondamentale, che diventa cruciale tanto in fase di sviluppo quanto in tempi di crisi. Questo percorso è diretto a sviluppare le capacità organizzative di manager e imprenditori che vogliono allineare la struttura dell'azienda ad una strategia che crea valore nell'ambiente di riferimento. Lo scopo è quello di confrontarsi sulle logiche e sulle tecniche di ristrutturazione e razionalizzazione dell’organizzazione, ma anche di lavorare su quegli strumenti che favoriscono un ri-posizionamento strategico dell'offerta e un ripensamento profondo dell'identità societaria.
Il gruppo si propone di accompagnare le aziende attraverso un percorso di riorganizzazione il cui schema è collaudato e formalizzato e che è già stato realizzato con successo in diverse realtà aziendali.
Il percorso LeadUp si articola in attività di valutazione e sviluppo manageriale rivolte alle strutture apicali dell'azienda (CdA e i manager di prima linea) per poi coinvolgere l'organizzazione a tutti i livelli.
Il percorso si compone di quattro strumenti:
1) Coaching Manageriale: sessioni intensive di gruppo della durata di 4 ore ciascuna con la direzione aziendale. Nel corso delle sette sessioni previste nel percorso saranno affrontati i seguenti temi cardine della strategia aziendale:
Mission, Vision e Valori
Organizzazione
KPI
Competenze
Leadership
Comunicazione
In primo luogo si effettuano ragionamenti su mission, vision e valori dell'organizzazione al fine di individuare gli elementi distintivi dell'azienda in rapporto ai competitor e scegliere quindi un posizionamento atto a raggiungere un vantaggio competitivo durevole sulla nicchia di clientela che si sceglie di servire. Se la mission è la ragione di esistere dell’organizzazione per i propri clienti la vision è il futuro che l’organizzazione si immagina, le linee di crescita e sviluppo futuro.
In queste sessioni si farà emergere il vero valore aggiunto dell’organizzazione, cosa c’è di unico e di valore o cosa può essere messo a punto attraverso ragionati investimenti che creino valore per il cliente. Il lavoro di visioning e definizione della mission mira a spronare l’organizzazione a immaginare come soddisfare i bisogni della clientela che dalla lettura della realtà sembrano ad ora irrisolti.
Le sessioni proseguiranno poi attraverso una logica verticale di individuazione delle attività svolte o da implementare nell’organizzazione al fine di raggiungere gli obiettivi di mission e vision. Vengono definiti i singoli risultati che si vogliono ottenere parallelamente all’individuazione di strumenti e parametri di valutazione ex ante ed ex post dei risultati delle singole attività (KPI). Si passerà quindi ad affrontare le questioni più prettamente organizzative: le persone dell' organizzazione possiedono le competenze necessarie per realizzare le attività coerenti con la strategia? Sono coordinate ed organizzate in maniera efficace ed efficiente? Esistono dei leader in azienda capaci di guidare le persone verso l'obiettivo comune stabilito nella mission e nella vision? Come si interfaccia l'organizzazione coi clienti? Come comunica, cosa comunica e con quali strumenti? Tutti questi temi saranno affrontati in una logica di matrice per prendere in considerazione le diverse interdipendenze reciproche che le scelte su questi aspetti comportano.
2) Assessment: individuazione di un numero definito di figure chiave per l’organizzazione cui somministrare una batteria di domande al fine di profilarne le caratteristiche professionali e comportamentali. Ciò permette di valutare la coerenza tra le competenze e le attitudini della persona e il ruolo aziendale affidatole. La batteria di domande viene somministrata on line attraverso il software Profile XT, abbattendo così i tempi e i costi di somministrazione ed elaborazione. Lo strumento, di facile e di immediata fruizione, assegna punteggi in merito:
agli "stili di pensiero" del collaboratore (capacità cognitive e di apprendimento, potenziale);
ai "tratti comportamentali" (Energia, Socievolezza, Risolutezza, Gestibilità, Achievement, Competitività);
e agli "interessi" per valutare quanto sono motivati nella loro funzione e ruolo aziendale assegnato.
I risultati vengono messi a confronto con un profilo di benchmark, definito insieme al CdA sulla base di una strategia condivisa: potrebbe essere il profilo idelatipico per la funzione, oppure il profilo di un “best performer” reale. Il sistema inoltre tesaurizza i profili dei best performer di profili analoghi delle altre organizzazioni. Sulla base di tale confronto oggettivo il gruppo di lavoro sottopone una distribuzione idelatipica delle deleghe e delle funzioni basata su valori oggettivi.
3) Start-up: 2 giornate full time di team building, realizzato attraverso percorsi esperienziali, metafore e out doar. Queste giornate serviranno a costruire un clima aziendale positivo e coerente con la cultura aziendale che si vuole sviluppare. Servirà alla struttura apicale dell’azienda di rafforzare le relazioni interpersonali e risolvere i conflitti tra i ruoli. Si sperimenterà come la cooperazione verso un fine comune condiviso porti al singolo un valore superiore al mero perseguimento di un vantaggio individuale.
La sede nella quale si terranno le giornate di Start-up verrà condivisa con la direzione aziendale e selezionata tra le strutture ricettive attrezzate per i percorsi formativi esperienziali.
4) Allenamento al Cambiamento: sono 4 mezze giornate di sessione individuale con i membri della struttura apicale dell'azienda. Si tratta di giornate di verifica e valutazione dei progressi e di rinforzo rispetto alle tematiche affrontate nei precedenti passi. Si tratta di interventi di follow up.
Risultati attesi al termine del percorso per l’azienda
Miglioramento delle performance (fatturato, margine operativo lordo, utile di esercizio);
Allineamento del Team con gli obiettivi e con il vertice aziendale;
Miglioramento e implementazione dei processi, delle modalità decisionali e di riporto;
Valutazione controllo e miglioramento delle KPI’s aziendali (turnover, clima aziendale);
Maggiore consapevolezza, motivazione e responsabilità delle diverse figure, in ogni ruolo;
Miglior utilizzo delle risorse a disposizione;
Espansione del business in maniera strategica e coerente con la Mission e la Vision aziendale.
Referenze
Con questa metodologia il gruppo di lavoro ha lavorato soprattutto con PMI, ma anche con Studi Professionali e qualche grande azienda (Sephora, Larry Smith Italia, Vetriceramici SpA, CBS Outdoor, KPNQWest SpA).
Altre informazioni in merito al percorso LeadUp possono essere ottenute sul sito di PROWORK srl, società parner di Milano.
Passaggio Generazionale
Un momento particolare in cui una riorganizzazione si rende necessaria è quello del passaggio generazionale. La fase di "discontinuità aziendale" è il momento in cui le redini dell'azienda passano da una generazione all'altra, da uno staf di manager ad un altro, da una proprietà ad un'altra.
Il percorso che adottiamo nell'accompagnamento delle aziende che affrontano questa delicata fase si ispira a quanto sperimentato dallo Studio Centro Veneto, che ha messo a punto un Kit (valorizzato poi come Buona Pratica dall'Unione Europea) per valutare quanto una azienda è pronta per affrontare una fase di discontinuità aziendale come quella che può avvenire al momento dell’allontanamento dell’imprenditore dalla propria azienda per lasciarla nelle mani dei figli.
C'è una metafora che può aiutare ad inquadrare la tematica:
Tizio perde le chiavi
Caio:- dove le hai perse?
T:- laggiù
C:- e perché e cerchi qui?
T:- perché qui c’è luce
Questa metafora descrive l’approccio che solitamente consulenti fiscali e commercialisti adottano per aiutare l’imprenditore ad affrontare questo passaggio, ovvero curano aspetti burocratici e formali quando in realtà il rischio che corre l'azienda è di tipo organizzativo.
Di fatto nella fase di passaggio aziendale si assiste sovente a ciò che viene definito come "Sindrome della casalinga" per spiegare il patrimonio silenzioso dell’azienda del quale ci si accorge solo quando l’imprenditore viene a mancare. Quello che funziona in azienda, come in una casa grazie al lavoro invisibile della casalinga, viene spesso agito dall'imprenditore in maniera inconscia (rapporti con banche, fornitori, collaboratori, innovazione) e non viene trasferito se prima non viene individuato e reso visibile attraverso un percorso di analisi aziendale. Trascurare tale fase di analisi è una delle principali cause quando le cose non funzionano più come prima con i nuovi imprenditori.
La trasmissione e la continuità dell’impresa è un problema del territorio oltre che dell’impresa stessa. Per questo motivo lo Studio Centro Veneto ha sviluppato, insieme ad interlocutori pubblici locali ed europei, degli strumenti utili per sostenere l’impresa che attraversa questa fase .
In particolare il "Kit Brunello" è una batteria di test cui è possibile accedere on line e che offre in automatico una valutazione in merito alle problematiche che potrebbero emergere in fase di discontinuità aziendale.
Esiste nelle versioni a 7, 10, 36 e 90 domande. L’output è una indicazione sul grado di criticità che potrebbero emergere.
Il nostro gruppo di professionisti utilizza il "Kit Brunello" per avviare un percorso di consulenza organizzativa o coaching imprenditoriale con l'azienda che attraversa la fase di discontinuità, percorso più focalizzato grazie ai risultati che emergono dal questionario "Kit Brunello".
Alle aziende interessate è inoltre possibile erogare il solo "Kit Brunello" (la compilazione può avvenire in autonomia dall'imprenditore in remoto) unitamente ad una mezza giornata con uno dei nostri coach di ritorno e analisi dei risultati.
Maggiorni informazioni sul "Kit Brunello" e sullo Studio Centro Veneto sono reperibili al seguente indirizzo
http://www.studiocentroveneto.com/kit-brunello-system_ita.php